Finalmente un D.L. pro nautica in Italia!
C’è tanta nautica nel Decreto Sviluppo varato dal Governo: finalmente il settore ha goduto della considerazione che normalmente dovrebbe essere assegnata alla quinta voce di bilancio nell’economia italiana. A Genova, presso la sede dell’Ucina, il presidente Albertoni e il senatore Luigi Grillo (Pdl) hanno illustrato i cinque punti del provvedimento dedicati alla nautica.
Il primo dei cinque punti fondamentali sulla nautica nel decreto rappresenta un’importante novità: la proposta di destinare le aree portuali inutilizzate alla nautica da diporto, ricavando (secondo le previsioni di Governo e Ucina) circa 40.000 posti barca e 10.000 nuovi posti di lavoro nei servizi. Un provvedimento a favore della piccola e media nautica da diporto: potranno essere trasformate in banchine e porticcioli turistici le aree considerate non strategiche, ovviamente, per lo sviluppo mercantile e commerciale. A questa novità si ricollega il secondo punto: l’eliminazione della licenza edilizia per la costruzione di pontili galleggianti. Basterà ottenere la concessione demaniale e la valutazione positiva di impatto ambientale: “Fino ad oggi il sistema era farraginoso – ha spiegato Albertoni – ed iniquo. I pontili galleggianti sono strutture amovibili. Era come se una roulotte in un campeggio, oltre all’affitto della piazzola, avesse dovuto pagare anche la concessione edilizia”. Bene, ma come attrarre investitori? Per il senatore Luigi Grillo il project financing rappresenta la strada giusta: “Abbiamo inserito nel decreto, all’art. 7, una norma nuova per favorire l’ingresso dei privati nella realizzazione di infrastrutture. Il privato potrà, a sue spese, proporre di costruire e gestire un’opera non prevista del piano regolatore del comune in questione. Se l’amministrazione locale valuterà la proposta positivamente, l’ente privato godrà dello status di promotore dell’iniziativa e c’è la possibilità – a discrezione dell’ente pubblico – che ottenga la prelazione nel successivo bando di gara”. Anche la realizzazione di porticcioli a secco rientra nelle agevolazioni previste dalla proposta. Altra norma di indirizzo programmatico inserita nel decreto è quella relativa all’individuazione di “regole comuni” per le concessioni portuali turistiche: spetterà ad un successivo accordo tra Stato e Regioni la determinazione di tali regole, come ad esempio la durata temporale delle concessioni.
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